Commenti e riflessioni STORIA DELLE TRADIZIONI POPOLARI a. a. 2009-2010

82 commenti:

Checco ha detto...

E' confermato per oggi 22 febbraio l'inizio del corso? Non vorrei venire inutilmente a Tor Vergata, come accaduto nei giorni scorsi con altri prof. che ci hanno dato buca!

Anonimo ha detto...

Ciao Checco, non so se c'eri ma la lezione si è svolta regolarmente.

NN ha detto...

Ragazzi scusate, qualcuno potrebbe dirmi che cosa ha spiegato il prof. oggi a lezione? E' stato interessante?

NN ha detto...

Perchè nessuno mi risponde?

Vale ha detto...

Eccomi :) Ciao !
Oggi il professore ha ribadito le analogie e le differenze esistenti tra la disciplina antropologica e quella che concerne le tradizioni popolari sottolineando l'inesistenza di una gerarchia che pone l'una in uno stato di subordinazione rispetto all'altra ma, allo stesso tempo, la diversità degli ambiti a cui queste discipline rivolgono l'attenzione.
Abbiamo ripreso e analizzato nuovamente il concetto di popolo, le modalità e la semplicità, rispetto ai nostri tempi, con cui uno studioso del '700-'800 avrebbe potuto approcciarsi alle tradizioni di un popolo identificato con il mondo agro pastorale.
Infine abbiamo trattato il concetto di cultura ed il significato che gli viene attribuito dalle persone e dalla stessa disciplina antropologica; il concetto di acculturazione, deculturazione ed inculturazione.
Spero di esserti stata utile !
Un saluto

NN ha detto...

Grazie Vale. Se stata molto gentile ed esauriente

Vale ha detto...

figurati ;) a presto !

Anonimo ha detto...

Per quanto concerne oggi 23 febbraio??? Cosa è stato spiegato a lezione?
Gracias a todos! ;)

Lilly ha detto...

Secondo voi il popolo (folk), oggi che non esiste più il mondo contadino, nè la classe operaia, può essere identificato con la schiera dei consumatori di massa (people)?. E lei professore che ne pensa al riguardo?

Anonimo ha detto...

A mio avviso, il popolo può essere identificato con la società di massa...ma come si può fare antropologia in un contesto di globalizzazione?

Pasquadigea

Man ha detto...

E perchè non si potrebbe fare antropologia nella globalizzazione? A parte che la "globalizzazione" è sempre esistita..... Riguardo il popolo direi che oggi è da identificarsi con il mondo delle file, delle code alle casse, delle finanziarie e degli indici d'ascolto nei programmi di Maria De Filippi

Vale ha detto...

si condivido l'opinione di Lilly, ma i consumatori di massa, chi in un modo, chi nell'altro, siamo tutti noi...quindi noi stessi dobbiamo identificarci con il popolo..

Vale ha detto...

ragazzi ho bisogno di aiuto !
Sto cercando il libro del Cirese on line ma tutti i siti che fino ad ora ho consultato lo hanno posto fuori catalogo, dunque non è acquistabile ! voi lo avete già ?
le librerie universitarie lo vendono invece ?
Grazie !

Lilly ha detto...

Ciao Vale. So che alcune librerie ce l'hanno in scaffale. Ti farò sapere quali.

Prof. ha detto...

PENSATE CHE POSSANO ESSERE UTILI LE SEGUENTI RIFLESSIONI CIRCA L'OGGETTO DI CUI SI STA DIBATTENDO?

Oggi, dinanzi all'oggettiva impossibilità di discernere un ceto/classe/ambito che si possa pertinentemente definire "il popolo", la Storia delle Tradizioni Popolari (ambito disciplinare demandato allo studio della cultura espressa dal "popolo") se da una parte indaga quelle componenti della società che mantengono un rapporto di derivazione, contiguità e organicità ideologico-culturale con il mondo rurale pre-industriale, dall'altra predilige rivolgere i suoi interessi verso tutti quei comportamenti, saperi, modi di agire, comunicare che nascono all'insegna della spontaneità e della provenienza "dal basso": ovunque essi si producano. In tal senso, il "terreno" dello studioso della materia cessa di identificarsi (esclusivamente) con le aie e le piazze paesane, i sagrati e i vicoli borghigiani, i laboratori e gli attrezzi dell'artigiano, e si allarga a comprendere i luoghi pubblici del mondo urbano/metropolitano (uffici, stazioni, scuole, fabbriche, centri commerciali, fast food) fino ad includere gli spazi virtuali di facebook o di altri social network. In siffatto quadro, lasciando alle sociologie e alle antropologie il compito specifico di indagare sui fenomeni connessi alla società di massa e ai suoi (sotto)prodotti comportamentali, la "Storia delle Tradizioni Popolari" (post-modernamente intesa) si interessa soprattutto a quelle forme di espressività condivisa (canto, danza, gestualità e gestione del corpo, verbalità, ritualità e simbolismi collettivi, ecc.) rispondenti al bisogno di demarcare un sè identitario, locale o di gruppo. Un sè che mira ad esimersi, e a distinguersi, da tutte quelle tendenze omologanti proprie della serialità culturale rinvianti all'industria del consumismo globalizzato.

ASPETTO COMMENTI, INTEGRAZIONI, SMENTITE

Vale ha detto...

ciao a tutti ! oggi non mi sono potuta fermare a lezione, cortesemente qualcuno può dirmi che argomenti ha trattato il professore ?
Grazie

Anonimo ha detto...

Ha affrontato in manieera più dettagliata i concetti di inculturazione, acculturazione coatta e spontanea e deculturazione. Inoltre si è soffermato su due importanti concetti di derivazione linguistica e ritenuti pertinente a questo settore di studi ossia il concetto di emico ed etico.

eli ha detto...

Gentile Professore,
a mio avviso la pubblicità non può definirsi un processo di acculturazione coatta in quanto l'individuo non effettua una scelta forzata ma al contrario può liberamente decidere se accettare o rifiutare il messaggio proposto.
Che ne pensa?

Prof. ha detto...

In parte mi sento di darle ragione. Anche perchè, tecnicamente, il condizionamento pubblicitario non è un fenomeno da ricondursi simpliciter nell'aveo dell'acculturazione. La pubblicità può ascriversi nella dinamica dei processi acculturativi allorchè, e qualora, finisce con l'incidere in maniera più o meno conclamata sul piano dei comportamenti e dei modelli culturali condivisi.

Vale ha detto...

Ti ringrazio anonimo ;)

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
Qualcuno può cortesemente riassumermi la lezione di oggi?
Grazie

Laura ha detto...

Ciao! Ho bisogno di aiuto! ho perso il registratore all'ultima lezione, quella del 2 marzo...è nero e funziona a pile...qualcuno di voi l'ha visto?
Grazie!

Sara ha detto...

Riprendendo il discorso del messaggio pubblicitario, a mio avviso si potrebbe definire acculturazione coatta a livello linguistico piu che a livello "consumistico". Quante volte utilizziamo termini proposti dalle pubblicita (piu in generale da tutti i mass media) anche involontariamente? spesso sfociando poi in neologismi....Prof. lei che ne dice?

Prof. ha detto...

Cari studenti, per completare l'offerta formativa della mia materia con attività che non siano limitate alla sola frequenza in aula di lezioni e seminari, sto organizzando una visita al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari (EUR-Roma) che dovrebbe svolgersi pressappoco a fine corso. Al riguardo, per pianificare al meglio l'iniziativa e per munirmi di biglietti omaggio ho bisogno che ciascuno di voi, se interessato, mi dia conferma personale della sua presenza. Questa dovrà essermi notificata entro il 30 marzo mediante una mail al mio indirizzo di posta elettronica:
di.renzo@lettere.uniroma2.it

BEA ha detto...

Raga' a me il corso suscita molto interesse. E a voi?

KiKkA ha detto...

ciao a tutti!!! purtroppo ho seguito solo la seconda lezione perchè ho un pò di problemi a casa..ma dai vostri commenti e dalle prime pagine del libro sono veramente interessata a questo corso! credo che questo blog sia veramente utile! dovrebbero averlo tutte le materie d'esame!!!!!
Vorrei sapere se è possibile sostenere l'esonero anche se non posso frequentare le lezioni...grazie in anticipo!!

Gio' ha detto...

Ciao Kikka. Il prof. ha detto che l'esonero lo possono sostenere anche i non frequentanti. Basterà prepararsi sulle prime 200 pagine del Cirese. Certto seguendo le lezioni credo che sia tutto molto più facile, però puoi farcela lo stesso. Le lezioni sono molto belle ed interessanti e il professore sa spiegare come non pochi tant'è che le due ore passano senza neanche accorgersene. Spero di esserti stata utile

KiKkA ha detto...

cercherò di venire quando posso anche perchè molte cose è piu interessante sentirle da un esperto che leggerle da soli...puo risultare anche noiosa una lettura senza spiegazioni...
ma come posso fare per sostenere l'esonero? devo iscrivermi da qualche parte?ti ringrazio per l 'aiuto!!!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti!
Volevo chiedervi...quali sono le migliori riviste che si occupano di tradizioni popolari e antropologia culturale?
Grazie a tutti!
Altre domandone...è previsto un esonero? Quando? Il libro "strategie del cibo" è reperibile da qualche parte???
G.

Anonimo ha detto...

La materia è interessantissima...anche grazie al professore che è preparatissimo,puntuale e sempre disponibile a chiarimenti...se tutti fossero come lui l'università sarebbe molto meglio!Ma cosa ne pensate del culturocentrismo???Mi sono resa conto di quanto io sia culturocentrica e di quanto lo siano gli altri...è spaventoso il fatto che molto spesso o forse quasi sempre non si riesca ad accettare il "diverso"...è possibile un relativismo culturale "adottato" da tutti???o forse è solo un'utopia...

Anonimo ha detto...

Secondo me, nonostante i tentativi di estirparla, la nostra essenza culturocentrica resta; è una tendenza valutativa che sempre farà parte di noi. Il relativismo culturale è bello sul piano teorico, ma non attuabile su quello pratico. O meglio, attuabile fino ad un certo punto. Volenti o meno, consciamente o incosciamente, formuliamo giudizi rapportandoli a noi stessi e al nostro vivere sociale...e poi in che modo far "adottare" la concezione del relativismo culturale a tutti?
G.

Prof. ha detto...

Veloce risposta ad Anonimo del 18 marzo.
Ecco una sommaria indicazione di riviste italiane che si occupano di materia demoetnoantropologica:

AM – Rivista della Società di Antropologia medica
AM – Rivista quadrimestrale di Antropologia Museale
ERREFFE – La ricerca Folklorica
ETNOANTROPOLOGIA – Organo ufficiale dell’AISEA
ACHAB – Rivista di Antropologia

Altre riviste potranno essere segnalate all'occorrenza.
Riguardo l'esonero, come già annunciato a lezione e come si specificherà più avanti in questo stesso forum, ci sarà una prova prevista attorno alla metà di aprile. A dessa potranno partecipare sia frequentanti che non-frequentanti. Seguiranno specificazioni circa modalità di prenotazione e tempi di svolgimento.

Anonimo ha detto...

Ma il libro 'strategie del cibo' è in vendita??

Anonimo ha detto...

Buongiorno professore, volevo sapere se ha finito di spiegare la parte relativa al Cirese, perchè devo seguire la seconda parte del suo corso.
Cordiali Saluti

Prof. ha detto...

Un po' di risposte in ordine sparso.

1) Finirò la parte di programma relativa al manuale (Cirese) prima delle vacanze di Pasqua. Ciò vuol dire che già dalla prima lezione successiva al lunedì "in albis" (pasquetta, cioè) inizierò il corso monografico. Bon!

2) Ho parlato con l'editore Bulzoni e mi ha assicurato che il libro "Strategie del cibo" sarà disponibile immediatamente dopo Pasqua e potrà essere reperito sia nel punto vendita della casa editrice (via dei Liburni), con lo sconto, sia nella libreria Universitalia, senza sconto. Bon!

3) Le principali riviste italiane che si occupano di tematiche demoetnoantropologiche, e che mi vengono in mente così di primo acchito, sono: "La ricerca folkorica", "Etnoantropologia", "Achab", "Storia, filosofia e scienze del linguaggio" "AM" (Rivista di Antropologia Medica); "AM" (Antropologia Museale). Bon!

Prof. ha detto...

Scusate.

L'eccessiva modestia che mi è insita mi ha portato ad omettere, relativamente al punto 3) del precedente post, che il penultimo numero di "Etnoantropologia" l'ho curato io medesimo ed ha come titolo "Cibo e alimentazione. Tradizione, simboli, saperi", Atti del X Congresso AISEA.
Poichè i contenuti del numero sono estremamente coerenti alle tematiche del modulo non appena potrò ne metterò una copia in PDF da consultare in questo stesso spazio

Anonimo ha detto...

Oggi è stata una lezione davvero molto interessante.. tutti gli esempi del prof si rifacevano esattamente alla mentalità del mio piccolo paese :) Da noi, il giorno della festa del santo patrono, i fuochi d'artificio durano più di mezz'ora!! XD

Anonimo ha detto...

E' verissimo. Anche nel mio paese esiste veri e propri potlatch: molti sono disposti a dilapidare immense ricchezze, che spesso nemmeno posseggono, pur di apparire prestigiosi agli occhi di tutti. Credo che al prof. interesserebbe molto fare una ricerca antropologica sui matrimoni in Puglia.

Gio' ha detto...

Non so per voi ma per me questa disciplina è stata una vera e propria rivelazione. Ma avete presente che cosa ha fatto Di Renzo oggi: due ore ininterrotte a parlare di culture e popoli primitivi mentre in realtà stava discutendo di quanto più direttamente ci riguarda. La sua preparazione è a dir poco...

Anonimo ha detto...

Ci siete?

Prof. ha detto...

Ringraziando Giò per il (forse eccessivo) commento nei miei riguardi, e ricollegandomi al post immediatamente precedente, voglio proporvi la seguente citazione: […] l’antropologia, mentre pretende di descrivere l’Altro, ci parla in realtà di noi stessi, rivestendo così un carattere profondamente allegorico (Jean-Loup Amselle, Logiques métisses. Anthropologie del’identité en Afrique et ailleurs, Paris, Payot, 1990, p. 31).
Siete convinti anche voi di questo? Vi esorto ad esprimere il vostro parere.

Anonimo ha detto...

Concordo con il fatto che l'antropologia studia in realtà noi stessi e quelle che rispetto alla nostra cultura ci sembrano diversità in realtà scopriamo che molto spesso sono anche nostre caratteristiche!

Anonimo ha detto...

Concordo con il prof quando afferma che l'antropologia è la problematizzazione dell'ovvio: essa rende comprensibile la "stranezza", descrive il diverso da noi. L'antropologia è il capire la differenza attraversandola continuamente ed il costante spaesamento che deriva da ogni nuova "rivelazione"!;)
G.

Mei ha detto...

Ciao a tutti, ieri ho visto l'intervista del Prof. su Youtube, lui ha detto che il numero 4 è un numero sfortunato in Cina. Io sono cinese, è vero che noi cinesi siamo molto superstiziosi coi numeri. Per esempio,quando scegliamo il numero di telefono o la data del matrimonio oppure per un evento, la partenza del viaggio...vediamo sempre i numeri prima, a parte il 3, 6, 9 sono i numeri fortunati perchè sono collegati con la religione Buddhismo, il 8 significa la ricchezza, il 4 la morte...solo per la somiglianza del suono dei caratteri.

Anonimo ha detto...

Più andiamo avanti e più questo corso mi piace.. sono abruzzese e quando il prof fa degli esempi sembra come se fosse venuto a "spiarci" nel nostro paesetto :)

Anonimo ha detto...

Entro nello spazio di discussione perchè mi sembrano cruciali i temi dell'etno-centrismo e del culturo-centrismo. Ha saputo casualmente che La7 trasmette il 30/03 martedi sera il film Mission del quale abbiamo visto in aula un breve frammento. Penso che sia un'occasione unica di vederlo integralmente, per calarsi in quel particolare contesto storico che mi sembra rappresenti con forza l'incontro-scontro di civiltà e culture diverse. Ma se in altre epoche storiche i contatti con gli "altri" erano eventi lontani occasionali che riguardavano un numero ridotto di persone, nella società di oggi l'incontro di culture diverse avviene nel quotidiano e riguarda tutti. Mi colpisce che la frequenza e la diffusione dei contatti e le occasioni di conoscenza degli altri mentre dovrebbero favorire quello che abbiamo definito il relativismo culturale, quindi la presa d'atto della diversità, determini invece con frequenza preoccupante distanza, separazione ed esclusione. Vedo infine una contraddizione che mi sembra ricorrente nel mondo cattolico: da un lato attivo e disponibile all'accoglienza e alla comprensione con i volontari delle varie organizzazioni o i sacerdoti di frontiera dall'altro rigido e chiuso al dialogo da parte della gerarchia (vedi condanna del relativismo culturale !)

Anonimo ha detto...

Per favore, qualcuno può riassumermi la lezione di oggi?
Grazie

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti..mi sono persa le ultime due lezioni di storia delle tradizioni popolari.l'esonero si avvicina,potreste aiutarmi:a riassumere gli argomenti che vi ha spiegato il prof?
Grazie e Buona Pasqua a tutti

Anonimo ha detto...

professore una domanda: quando abbiamo parlato dei dispositivi, strumenti o concetti individuati dall'antropologia e poi applicabili a tutte società, abbiamo parlato di: 1) potlach 2) scambio kula 3) il dono. il dono dobbiamo considerarlo a se stante anche se poi viene utilizzato nello scambio kula in modo simbolico, giusto?

Anonimo ha detto...

dubbio: sui riassunti ho scritto che l'antropologia moderna chiamata nel libro di indirizzo funzionalista,nasce nel 1922 e il suo padre fondatore è Malinowski; tuttavia ho scirtto anche che Franz Boas, antropologo diffusionista, è la chiave interpretativa dell'antropologia moderna. e allora mi domando: all'interno dell'antropologia moderna vi entra anche il diffusionismo che è antecedente, oppure no? grazie!

Anonimo ha detto...

dubbio: sui riassunti ho scritto che l'antropologia moderna chiamata nel libro di indirizzo funzionalista,nasce nel 1922 e il suo padre fondatore è Malinowski; tuttavia ho scirtto anche che Franz Boas, antropologo diffusionista, è la chiave interpretativa dell'antropologia moderna. e allora mi domando: all'interno dell'antropologia moderna vi entra anche il diffusionismo che è antecedente, oppure no? grazie!

Prof. ha detto...

Rispondo velocemente agli ultimi due post.
1°. Il Kula e il Potlatch sono due noti casi etnografici, studiati rispettivasmente da Malinowski e da Boas, in cui avviene una circolazione di beni ad alto contenuto simbolico/cerimoniale. Nel primo caso con lo scopo di istituire/mantenere/ribadire rapporti priviligiati di amicizia e di alleanze; nel secondo caso con lo scopo di acquisire/accrescere il rango sociale del donatore, rango commisurato alla prodigalità da lui messa in atto.
Il dono (per semplificare all'osso) è invece il principio funzionale che funge da comun denominatore ad entrambi i fenomeni.

2°. Innanzittuo ribadisco il concetto che sia la data (1922) e sia la dizione (Antropologia moderna) sono da intendersi in maniera puramente convenzionale e "manualistica" della disciplina. Inoltre faccio notare che per molti studiosi risulta spesso assai difficile contenere il loro pensiero all'interno di una etichetta classificatoria (in genere data da qualcuno, a posteriori e sulla scia di appartenenze di scuola). Nel caso di Franz Boas ho detto (sulla base di quanto altri più autorevoli di me hanno scritto) che pur essendo collocato nell'ambito degli indirizzi diffusionisti statunitensi,il suo impianto di ricerca e le sue indagini possono considerarsi anticipatorie delle istanze teoriche e metodologiche proprie dei successivi (cronologicamente parlando) orientamenti funzionalistici.

Anonimo ha detto...

Salve prof., io devo seguire il mod. B della sua materia e ho notato sul suo blog che il prossimo 20 aprile ci sarà l'esonero di storia delle tradizioni popolari; anche noi del modulo B dobbiamo sostenere l'esonero quel giorno? o ci sarà un altro esonero pe rnoi del modulo B? Attendo una sua risposta,
Distinti Saluti.

Prof. ha detto...

La presente risposta valga per tutte le domande dello stesso genere che dovessero venirmi rivolte:
l'ESONERO RIGUARDERA' ESCLUSIVAMENTE GLI STUDENTI DEL MODULO A. INOLTRE VERTERA' SUI CONTENUTI DEL CIRESE RELATIVAMENTE ALLE PARTI Q ed A

Anonimo ha detto...

prof quindi per noi del modulo b non ci sarà un esonero? o ci sarà un esonero solo per noi?

Faby ha detto...

Salve Prof, vorrei la sua conferma, o smentita, sulla trascizione di alcuni nomi e concetti:
1) i concetti di etico ed emico sono stati formulati da Kenneth Pike
2) i concetti di sincronia e diacronia da Ferdinand De Saussure
3) termine etnocentrismo introdotto da William Sumner
4) il concetto di esogamia da chi è stato coniato?
5) il "Saggio sul dono" chi lo ha scritto?
La ringrazio

BEA ha detto...

Diamine Faby, questo sì che si chiama essere perentori con i professori! La prossima volta che gli chiederai? Di essere così gentile da telefonarti direttamente a casa (per favore: non prima delle 16 e non dopo le 20) per spiegarti cosa non ti è ancora del tutto chiaro?

Faby ha detto...

cara Bea, mi dispiace che le mie richieste al prof ti abbiano così indignata, cmq le ho fatte semplicemente perchè il compito è scritto e non mi sembrava il caso di riportare un nome per un altro o scritto in maniera errata.
Cmq chiedo scusa a Lei Prof se sono stata davvero così perentoria.

Anonimo ha detto...

ma in che aula è l'esonero??

anonima ha detto...

ragazzi purtroppo non sono venuta alle ultime 2 lezioni del 12 e 13 aprile a causa del lavoro, qualcuno può aiutarmi? potete riassumermi i concetti principali che il prof ha trattato? grazie mille
p.s. domani ci sarà lezione nonostante martedi avrà luogo l'esonero?

Vale ha detto...

L'esonero è in T32 dalle ore 10.00 alle ore 12.00 !
in bocca al lupo a tutti !

Anonimo ha detto...

crepi

Anonimo ha detto...

Prof. sia buono domani!

christian ha detto...

Professore vorrei poter aggiungere alcune cose all'ultima lezione che credo siano importanti.
Quando Lei parlava di concimazioni chimiche a discapito delle concimazioni naturali c'è da dire che esiste una regolamentazione a cui gli agricoltori devo attenersi in quanto possono spargere letame nel proprio terreno ma una volta acquistato e fatto "ammucchiare" nel proprio terreno per un futuro spargimento, non possono tenerlo in quello stato per più di 20 giorni.Con un così poco tempo il letame è troppo acido e potrebbe inacidire troppo il terreno.Ecco un motivo perchè oggi si scelgono concimi chimici.

Prof. ha detto...

Gentile Christian,
la ringrazio per la sollecitazione. Sì, la sua osservazione è pertinente, benchè ponga in risalto un aspetto laterale del problema. E' vero che il procedere del tempo fa "degradare" il letame, con la conseguenza di innalzare il ph del terreno. Tuttavia sempre di acidità si tratta e non di mercurio, piombo fino ad arrivare a diossine e altri prodotti di sintesi di comprovata incidenza nelle patologie cancerogene, infertilità, mutazioni genetiche e quant'altro. Inoltre tenga presente che la chimica non produce danni solo laddove viene immessa sul terreno o sulle piante, bensì anche e soprattutto nei processi di produzione industriale. E' là che viene fuori il maggior inquinamento per l'ecosistema. E' la' che si sono generate e che si possono generare altre Seveso o Bophal.
Per carità. Non mi accusi di partigianeria! In quanto nè penso nè intendo sostenere che la tecnologia sia il male e il "tradizionale" il positivo. Me ne sognerei bene dall'affermarlo. Anche perchè se oggi campiamo oltre gli ottant'anni e in stato di salute migliore dei nostri nonni non è certo merito delle "mancanze e delle "crescenze della luna applicate ai metodi preindustriali di produzione agroalimentare. E' solo che mi piace immaginare terze vie. E creda: ce ne sono!

Anonimo ha detto...

ragazzi che domande c'erano nell'esonero??

Anonimo ha detto...

FUNZIONALISMI
TEORIE SAUSSURIANE APPLICATE AL CAMPO DEMOLOGICO
LA FIGURA DI PITRE'NELL'AMBITO DEL POPOLARISMO ROMANTICO E NEGLI STUDI DEMOLOGICI OTTOCENTESCHI

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti!
Ma inizia oggi il modulo B???
Grazieeeeee ^^

Anonimo ha detto...

Buonasera!
escludendo Mission, film di cui abbiamo visto un breve frammento in aula e che è stato poi trasmesso su La7 circa un mese fa, volevo chiedervi...conoscete altri film di interesse antropologico o che riteniate siano tali? Quali consigliate?
Buona serata!
G.

Unknown ha detto...

Professore ho letto che al museo Pigorini dal 20 al 23 maggio c'è il salone dell'editoria archeologica con un convegno riguardante Levi Strauss dal titolo "antropologia e archeologia a confronto". Potrebbe essere interessante per il nostro corso e potremo spostare la visita di una decina di giorni dal 10 al 21 appunto.

Anonimo ha detto...

Gentil Professor Di Renzo, sono una studentessa non frequentante. Ho fatto già con lei l'esonero scritto ma gli appelli poi estivi come saranno organizzati:orali o scritti?? grazie mille per l'attenzione. buona serata.

Anonimo ha detto...

Salve volevo chiedere un favore. Gentilmente qualcuno mi posterebbe il link del sito dove si trovano le slide che il prof ha caricato sulle ultime lezioni del cibo sulle sagre, dieta mediterranea e turismo enogastronomico? Perchè ho sentito che le ha messe ma io nn riesco proprio a trovarle. Grazie in anticipo a chi volesse darmi una mano

Anonimo ha detto...

Salve professore volevo chiederle se poteva mettere sul blog le diapositive della lezione tenuta dal dott. Russo sulle piante.Grazie in anticipo.

Anonimo ha detto...

salve professore,
siccome non sono potuta venire all'ultima lezione all'univesità, dove ha parlato della dieta mediterranea, vorrei sapere se mi potrebbe consigliare qualcosa da leggere a riguardo, visto che gli appunti che mi hanno passato, sulla sua lezione, non mi sembrano esaurienti.grazie.

Anonimo ha detto...

NIENTE??? qualche anima gentile che mi mette il link? questi qui al lato della pagina non mi danno le slide delle ultime lezioni e nemmeno su didattica web ci sono però ho visto che qualcuno di voi le aveva stampate vi chiedo un favore tra 10 giorni c'è l'esameee! Grazie

Anonimo ha detto...

gentile prof.
quando avvia la procedura telematica per l'esame del 7 giugno? grazie

maela ha detto...

Ciao ragazzi. Mi mancano solo le lezioni del 4 e 5 maggio. C'è qualcuno che potrebbe passarmele gentilmente? Vi ringrazio

Anonimo ha detto...

ma perchè il prof non risponde più??? anch'io vorrei sapere se gli appelli sono tutti orali come è scritto su didattica web oppure come ha detto a lezione il primo è scritto..

Anonimo ha detto...

Salve, qualcuno potrebbe dirmi le domande che il prof ha posto negli appelli di giugno? Grazie

Unknown ha detto...


Ciao

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